2234 abitanti e 1167 metri sul livello del mare: è Pescasseroli, il centro del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, un luogo che sembra emergere da un sogno, dove ritrovare il contatto con la Natura e con le tradizioni del passato, soprattutto a Capodanno, quando tutti hanno bisogno di scaricare le tensioni accumulate durante tutto l’anno.
Pescasseroli: tra arte, storia, natura
Pescasseroli si trova in provincia dell’Aquila, in Abruzzo, è un paese di circa 2234 abitanti che sorge su un altopiano a 1167 metri sul livello del mare, circondato da boschi centenari e protetto dallo splendore maestose delle montagne tutt’intorno.
Il paese è un borgo delizioso, la perfetta sintesi di tradizione e natura. Il fulcro attorno a cui il centro abitato si è formato è l’antica Abbazia. Attorno al polo sacro, si sono nel tempo sviluppate le abitazioni e i luoghi pubblici, la maggior parte costruiti con l’ausilio della locale “pietra gentile“, un particolare tipo di pietra che proviene dall’omonima montagna.
La vita di Pescasseroli è più vivace nella piazza centrale del paese, la piazza S. Antonio, il cui toponimo ricorda la presenza, nell’antichità, di una chiesa dedicata al santo, oggi scomparsa.
Da dove viene il nome Pescasseroli?
Probabilmente da Pesculum Serulae, che vuol dire letteralmente roccia a picco, dal latino tardo pensulum, cioè sospeso, oppure roccia che chiude. Benedetto Croce, invece, sosteneva l’ipotesi secondo cui il nome del paese derivasse da Pesculum ad Sorolum, cioè masso che sorge nei pressi del piccolo Sangro.
Pescasseroli: il mito della nascita del paese
Secondo le leggende Pescasseroli nacque da un tragico amore: Serolo era figlio del Conte Maracino, signore del castello che sorgeva nel luogo della futura Pescasseroli. Serolo, partito per le Crociate, conobbe la bellissima saracena Pesca, con la quale convola a giuste nozze. Per proteggere la sua sposa, Serolo inviò la sua sposa al castello, in patria, promettendole che l’avrebbe raggiunta presto, non appena la Crociata fosse terminata.
La giovane donna, in compagnia di un santo anacoreta, andò a vivere nel castello del marito, in attesa del suo ritorno. Una volta lì, però, della giovane donna s’innamorò, non ricambiato, il vecchio Conte, il quale provò a usarle violenza. La donna, fuggendogli, incontrò la morte per mano dell’uomo presso una sorgente che da quel momento mutò il nome in malafede.
Quando il povero Serolo tornò dalle Crociate e seppe della tragica morte dell’amata moglie, non resistette al dolore, e morì di crepacuore. Pentito, il vecchio Conte fece seppellire i due giovani l’uno accanto all’altro e fondò il paese che fu chiamato Pescasseroli, dall’unione dei nomi dei due tragici innamorati.
Pescasseroli: passeggiate nella natura incontaminata
Pescasseroli sorge in un territorio caratterizzato dalla presenza dell’Alto Sangro che attraversa una valle circondata dai Monti Marsicani a ovest e dalla catena della Montagna Grande e dal Monte Marsicano a est. La sua natura incontaminata offre meraviglie godibili in tutte le stagioni e in particolare in inverno e in estate.
Pescasseroli sorge nel cuore del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove è possibile fare trekking o bellissime escursioni, guidate e non, non soltanto a piedi, ma anche a cavallo o in bicicletta, tra boschi centenari, sentieri che s’immergono nella natura, splendide cascate naturali.
L’area è caratterizzata da una fauna ricca e interessante: hanno il loro habitat nella zona lupi, caprioli, poiane, scoiattoli, picchi, fringuelli e il meraviglioso orso bruno marsicano.
Nel 2017 cinque delle antiche faggete dell’area sono state dichiarate Patrimonio dell’UNESCO.
Pescasseroli: cosa vedere
Pescasseroli non è soltanto passeggiate nella natura ed escursioni, ma anche arte e storia, che possono essere ammirate facendo un giro nel centro urbano, ricco di architetture storiche, sia pubbliche che religiose. Ecco quali proprio non puoi perderti.
La Chiesa di San Pietro e Paolo
La Chiesa di San Pietro e Paolo si trova nel centro storico ed è stata fondata nel 1100 circa. L’edificio sacro custodisce al suo interno un’antica statua lignea della Madonna col Bambino, di colore nero, risalente al XIII secolo.
Nel 1752 la Madonna fu incoronata con una preziosa corona d’oro e la statua prese allora il nome di Madonna Nera dell’Incoronata.
Altre chiese da vedere
Fra le altre chiese da visitare a Pescasseroli, c’è la Chiesa della Madonna del Carmine, detta anche “chiesa del Carmelo”, risalente al 1700 circa. Poi c’è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta anche Cappella dell’Addolorata, di cui si ha notizia fin dalla prima metà del 1600. C’è poi la Chiesa di Santa Lucia, risalente alla fine del 1600 e, infine, il Santuario di Santa Maria di Monte Tranquillo, le cui origini si collocano all’incirca nel XII secolo. Anche qui, è conservata una statua lignea della Madonna Nera.
Architetture civili: il Palazzo Sipari
Il palazzo della nobile famiglia Sipari sorge nel cuore del centro urbano e risale al 1839, anno in cui la costruzione va a sostituire quella dei Baroni Massa, che erano gli ex feudatari del luogo. In stile neoclassico, il palazzo ha sale maestose e imponenti e un suggestivo giardino-terrazzo.
All’interno di Palazzo Sipari si trova una casa museo gestita dalla Fondazione Ermonio Sipari, che fu deputato e ambientalista e, soprattutto, che fondò il parco nazionale.
Architettura militare: Castel Mancino
A Pescasseroli sarà possibile anche visitare il bellissimo castello-recinto, il cui nome originario non è noto, ma che oggi è conosciuto come Castel Mancino, toponimo introdotto nel corso del 1900. A costruire la fortificazione, nata per proteggere il territorio dalle invasioni barbariche, furono i signori Borrello, all’incirca nell’XI secolo.
Nel tempo, anche a seguito di violenti episodi sismici, il castello perse la sua funzione e fu abbandonato. Oggi restano visibili le torri di avvistamento e le mura perimetrali, risalenti a un periodo tra il 1275 e il 1332.
Pescasseroli: l’area archeologica
Nei dintorni di Pescasseroli sarà possibile anche visitare aree interessate da ritrovamenti archeologici molto interessanti, fra cui i resti di alcuni villaggi e ville romane collocate tra la zona di Campomizzo, Gioia dei Marsi, e la stessa Pescasseroli.
I piatti tipici di Pescasseroli: cosa mangiare
Oltre all’arte, alla storia, all’archeologia, alla natura, a Pescasseroli esiste una grande tradizione enogastronomica. Ecco i piatti tipici che potrai assaggiare durante il tuo soggiorno nello splendido paese.
Maccheroni alla chitarra
I maccheroni o spaghetti alla chitarra sono uno dei tipici piatti abruzzesi che potrete gustare a Pescasseroli. La differenza con un normale spaghetto è che hanno sezione quadrata. Vengono serviti con il sugo alle pallottine di carne, cioè le polpette, con un sugo alle tre carni, con semplice pomodoro e basilico, o, ancora con funghi e tartufi. In alcuni casi, perfino con il pesce o i frutti di mare.
Sagne con fagioli
È un altro tipico e sostanzioso piatto abruzzese, a base di pasta fatta in casa e fagioli cannellini. In alcuni casi può essere servito con l’aggiunta di cubetti di prosciutto cotto o cotiche.
Capodanno sulla neve a Pescasseroli
Il capodanno è l’occasione perfetta per visitare la splendida Pescasseroli: ecco un pacchetto che prevede 3 notti con mezza pensione per due persone e cenone in Hotel.
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