Quella alle porte potrebbe essere l’estate delle vacanze in Italia e dei piccoli borghi. Ecco l’obiettivo per la bella stagione: conoscere le piccole realtà della nostra splendida penisola, amarne i minuscoli vicoli, la cucina tradizionale, il folklore, la dimensione unica, i tempi dilatati e lenti.
L’Italia è un vero e proprio scrigno di piccoli tesori nascosti, ancora poco conosciuti, deliziosi borghi che spuntano fra le colline, che sorgono nelle strette valli o sulle rocce a picco sul mare, luoghi meravigliosi in cui il tempo sembra essersi fermato, nelle cui strette stradine sopravvivono ancora le tradizioni, dov’è possibile osservare da vicino luoghi e mestieri antichi, tecniche di produzione e coltivazione o allevamento ormai scomparse un po’ dovunque, dove la presenza umana è ancora connessa strettamente alla natura.
Ecco, la ‘strana’ estate che ci aspetta può regalarci fantastiche sorprese: la riscoperta di un mondo antico, bellissimo, pieno di storie in parte ancora sconosciute, che si svelano davanti agli occhi dei veri viaggiatori, di coloro che si muovono non solo per scattare foto e dire di aver visitato luoghi molto lontani da casa, ma per conoscere, imparare, amare e arricchirsi.
L’Italia dei piccoli borghi è una scoperta continua, avvincente, che non ha nulla da invidiare ai viaggi oltreoceano in quanto a bellezza ed emozioni. Siete pronti a godere di splendidi tramonti sul mare, passeggiate nella natura, rilassanti cene sotto le stelle e a fotografare fra stretti vicoli, piccole finestre, porte colorate, a parlare con gli abitanti del luogo e a respirare un po’ di cultura, arte e storia antica?
Vi consigliamo 5 piccoli borghi in Italia da non perdere quest’estate!
Erice, nel trapanese, in Sicilia: la cima che annuncia la bellezza dell’intera isola
D’Annunzio ha definito Erice “la vetta annunciatrice della Sicilia bella”: un borgo delizioso che “annuncia” la Sicilia, le sue bellezze mozzafiato, la cultura ricchissima. Erice sorge sul monte omonimo, è un delizioso borgo fatto di palazzi barocchi e chiese dove potrete ammirare opere d’arte bellissime.
Camminare fra le stradine di Erice vi consentirà di godere di un’atmosfera antica e calda, molto pittoresta, basta imboccare ad esempio la via La Russa, nei pressi del monastero di San Carlo.
Se poi siete amanti dei panorami mozzafiato, non potete non raggiungere i ruderi del Castello di Venere e osservare da lì l’immensità che si apre davanti ai vostri occhi.
Se volete provare qualcosa di tipico di Erice, non potete rinunciare ai dolci di pasta di mandorla, uno dei simboli del paese o bere un ottimo bicchiere di Zibibbo, da cui vengono ricavati anche deliziosi dolcetti.
Nei dintorni di Erice potrete, inoltre, visitare Trapani, Marsala e il museo delle Saline.
Atrani, Costiera Amalfitana: il comune più piccolo d’Italia
Atrani, “il più piccolo paese d’Italia”, è un minuscolo borgo ancora poco conosciuto, nonostante la sua posizione strategica, nel bel mezzo della splendida Costiera Amalfinata, famosa in tutto il mondo.
La sua vicinanza ad Amalfi, che si raggiunge a piedi in cinque minuti, attraverso un comodo sottopassaggio costruito negli ultimi anni o lungo la splendida strada panoramica, ha fatto vivere questo splendido borgo all’ombra del centro più importante.
Ma per gli amanti della tranquillità e della Costiera Amalfitana, Atrani è una vera e propria perla: è talmente piccolo che dovrete prenotare con largo anticipo e prepararvi anche a prezzi piuttosto alti, ma ne vale assolutamente la pena.
Atrani ha origini medievali, una deliziosa spiaggetta, una piazzetta accogliente e piena di locali, bar e ristoranti tipici dove mangiare ottimo pesce e il dolce tipico del posto: il pasticciotto; oppure il piatto più famoso di Atrani, il sarchiapone, una lunghissima zucca ripiena e cotta al forno.
Atzara, in Sardegna: un antico borgo medievale alle pendici del Gennargentu
Andiamo in Sardegna, precisamente alle pendici del Gennargentu, dove sorge Atzara, antico borgo medievale che deve la sua notorietà a due attività in particolare: la produzione di vino e la tradizione tessile.
Il vino prodotto ad Atzara è il Madrolisai, vino rosso scuro, dal retrogusto amarognolo, esclusivo di queste zone. Il settore tessile è un’altra redditizia e storica attività di Atzara, soprattutto per la produzione di tappeti e costumi tradizionali.
Cosa vedere ad Atzara? Lo splendido centro storico di epoca aragonese costituito dalle tipiche case in granito, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, dove potrete ammirare moltissimi capolavori del periodo, la Chiesa gotico-catalana di Sant’Antioco.
Se poi siete in vena di passeggiate naturalistiche, le “Vie dei Vigneti” sono quello che fa per voi: una camminata rilassante ed emozionante fra i vigneti appena fuori dal borgo, dove potrete vedere dove nasce il delizioso vino locale.
Per quanto riguarda le specialità gastronomiche da gustare in zona, non perdete l’occasione di assaggiare la Sa Corda, piatto a base di trippa e interiora, il delizioso Sa Pan e Saba, pane di saba, dolce il cui ingrediente principale è la saba, appunto, uno sciroppo dolce che si ottiene dalla cottura del mosto, la fregula istuffada, una specie di cous cous.
Castiglione della Garfagnana, in Toscana: un borgo dove il tempo si è fermato
La Garfagnana è una regione storico-geografica della provincia di Lucca, in Toscana, ed è qui che sorge un delizioso borgo, Castiglione della Garfagnana, che non potete assolutamente perdere se amate i paesi tradizionali e cercate una vacanza all’insegna del relax e della buona cucina.
Le origini del borgo sono romane, infatti in questo periodo era un castrum, un accampamento fortificato, al quale risale la costruzione del Castello del Leone. Nonostante la sua natura fortificata, Castiglione della Garfagnana fu più volte attaccato e conquistato, finché nel 1371 non fu dotato di una robusta cinta muraria intervallata da torri.
A Castiglione della Garfagnana non potrete fare a meno d’immergervi in un’atmosfera medievale suggestiva, passeggiando fra la rocca, le mura, ponti medievali, il castello e alcune interessanti chiese.
Antagnod, capoluogo del comune sparso di Ayas, Valle d’Aosta
Antagnod sorge nella Valle di Ayas, Antangod, la sua altitudine è di 1710 m s.l.m., il suo nome significa “prima del bosco”: Antagnod è uno splendido paese immerso nella pace dei boschi della Valle d’Aosta, in un’atmosfera meravigliosa, quasi fiabesca.
Di certo, Antagnod merita una visita e resterà nel vostro cuore, con la bellissima chiesa di Saint Martin de Tours e l’antico altare in legno, l’unico resto della costruzione originaria, le stradine tortuose che separano deliziose case in legno e una vista unica sul Monte Rosa.
Lo scenario naturale nei dintorni è splendido: potrete fare lunghe passeggiate nella valle di Ayas, la cui flora è davvero unica, tipicamente alpina (mirtillo rosso, la genziana, l’anemone) e così la fauna. Potrete imbattervi in scoiattoli, volpi, aquile reali e marmotte.
Quest’estate l’Italia degli splendidi borghi vi aspetta, con le sue tradizioni e la deliziosa enogastronomia, per regalarvi una vacanza diversa ma che resterà nei vostri cuori.